La Broken Chair di Ginevra

Una statua per i diritti civili

Broken Chair a Place des Nations, Ginevra
La Broken Chair di fronte all’entrata delle Nazioni Unite

Arrivati nei pressi della Place des Nations, a Ginevra, la prima cosa che attira lo sguardo è l’imponente costruzione che svetta sulla piazza: la Broken Chair di Ginevra. Questa gigantesca statua, ideata da Paul Vermuelen, è interamente costruita in legno dall’artista svizzero Daniel Berset. La sedia ha un’altezza di 12 metri ed un peso di 5,5 tonnellate.

La statua sembra poggiare su un precario equilibrio poiché una delle sue gambe è frantumata ed irreparabilmente danneggiata. Questa sua particolarità è una caratteristica voluta dal suo ideatore. Per mezzo di questa sua menomazione, che inevitabilmente attrae l’attenzione di coloro che la osservano, la statua denuncia un triste capitolo della storia moderna: le mine antiuomo.

La tragedia delle mine antiuomo

Le mine antiuomo sono degli ordigni esplosivi, generalmente posizionati sottoterra per risultare invisibili al nemico. Questi strumenti militari sono progettati per esplodere non appena un veicolo od un piede vi passi sopra. La vittima, qualora non venisse immediatamente uccisa dalla detonazione, nella maggior parte dei casi rimarrà menomata a vita perdendo l’arto che ha causato l’attivazione della bomba.

Ancora oggi, un rapporto redatto dall’Osservatorio delle Nazioni Unite, riporta un drammatico risultato. Nel 2019 le vittime causate da mine antiuomo sono state 6’897. La metà sono sopravvissute con danni permanenti ai loro arti inferiori. Il dato, tuttavia, ancora più straziante è che il 54% delle vittime sono bambini, spesso attratti ed incuriositi dai resti di materiale bellico.

Negli anni ‘90 diverse personalità di fama internazionale si sono spese contro questo terribile fenomeno. Tra di esse la Principessa Diana Spencer. Lady Diana si batté con forza contro il loro utilizzo, anche a costo di essere accusata di ingerenza politica.

La Broken Chair di Ginevra è un messaggio di speranza

Nel 1997 si tenne ad Oslo, Norvegia, la Convenzione di Ottawa, oggi conosciuta come Trattato di Ottawa. Tale convenzione fu un trattato internazionale con l’obiettivo di proibire l’uso, lo stoccaggio, la produzione, la vendita di mine antiuomo e la loro relativa distruzione.

La Broken Chair di Ginevra
La Broken Chair di Ginevra

In vista della convenzione, nel 1996, Paul Vermuelen co-fondatore di Handicap International volle convincere la comunità internazionale a proibire le mine antiuomo, spingendo il maggior numero di paesi a firmare il trattato. Questo suo desiderio, lo portò a sviluppare un progetto di una enorme statua che avrebbe dovuto essere irrimediabilmente danneggiata ed installata davanti all’entrata delle Nazioni Unite.

Fu così che la Broken Chair di Ginevra venne eretta nel 1997, diventando una magnifica ed imponente statua e, soprattutto, un messaggio di speranza. La sua menomazione crea un ossimoro artistico che avvicina termini come fragilità e forza, squilibrio e stabilità, brutalità e dignità.

Dall’alto dei suoi 12 metri, con un silenzioso ma implacabile monito, la statua spinge gli Stati e coloro che la osservano a ricordare l’imperativo obbligo morale di soccorrere i civili. Invita inoltre a non voltarsi dall’altra parte quando siamo testimoni di qualcosa di inaccettabile e ad agire affinché i diritti dei singoli e delle comunità vengano rispettati.

Nonostante questa statua abbia ormai più di vent’anni, il suo messaggio è più attuale che mai. Le mine antiuomo continuano a rappresentare una realtà drammatica per molte comunità che vivono in territori di guerra ed in paesi dove la convenzione non è stata ratificata. Arriverà un giorno quando finalmente queste forme di violenza saranno sconfitte. Fino ad allora La Broken Chair di Ginevra ricorderà sempre a chi l’osserva, l’importanza di agire quando i diritti civili vengono negati.

Qualche curiosità

Targa Broken Chair di Ginevra
Targa ai piedi della Broken Chair di Ginevra
  • La Broken Chair di Ginevra doveva essere una esposizione temporanea di tre anni, ma al momento della sua rimozione si è deciso di mantenerla.
  • Nel 2005, anno del rifacimento della Place des Nations, la statua è stata rimossa. Durante la sua assenza si è dibattuto molto sulla sua ricollocazione. Nel 2007 si è deciso di ricollocarla nello stesso punto dove venne eretta inizialmente.
  • La sua reinstallazione nel 2007 è stata dedicata ad un’altra iniziativa per impedire l’uso bellico di bombe a grappolo. Per tale occasione è stata aggiunta ai piedi della statua una targa celebrativa tradotta in nove lingue.
  • Di proprietà dell’artista svizzero Daniel Berset, la Broken Chair è stata donata dallo stesso nel 2004 all’associazione Handicap International.
  • Nel 2016 la Broken Chair è stata restaurata ed è stato aggiunto alla sua base un impianto luminoso per poterla illuminarla di notte.

Altri luoghi da visitare Ginevra:

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Visitare la Svizzera:

Uscendo dalle porte di Ginevra si possono incontrare altri luoghi dal fascino inconfondibile:

Ringraziamenti:

Questo approfondimento è stato svolto da Massimo Caine come lavoro individuale per il modulo Référencement. Il corso è frutto dei preziosi insegnamenti di Florian Bessonnat nel contesto della formazione continua (DAS) in comunicazione digitale, expertise web e social media, dell’Università di Ginevra.

Nel corso di questa formazione continua, sono grato di aver fatto la conoscenza di meravigliosi compagni di corso. Con essi ho avuto il piacere di lavorare e condividere questi impegnativi mesi di apprendimento. Tra di essi ci tengo a menzionare il #dreamteam:

Desidero ringraziare anche tutta la classe DAS/CAS 2020-2021 per gli scambi, le interazioni, ma soprattutto per i momenti divertenti sulla chat whatsapp 😉